ragazza con mani tra i capelli che non riesce a studiare

Come superare l’ansia da esame

Ansia da esame, indicazioni, strategie e metodi per gestire il disagio causato dall’affrontare una
prova importante utilizzando al meglio le proprie risorse interiori.

Ansia esame, soluzioni alla portata di tutti

Dalla maturità alla patente, dall’università ai concorsi, passando poi per promozioni professionali e
avanzamenti di carriera, la vita è un susseguirsi di prove, per cui è sempre valida l’espressione gli
esami non finiscono mai. In generale ansia e panico da esame si riducono con l’abitudine e con la
preparazione, tuttavia anche chi ha già vissuto l’esperienza ed ha studiato adeguatamente, può
esserne ugualmente vittima. Esistono diverse strategie efficaci per calmare l’ansia da esame e
problematiche correlate. Quando però le condizioni di disagio si manifestano in maniera
estremamente intensa e invalidante è possibile ricorrere ad una consulenza psicologica
professionale. Questo tipo di percorso prevede differenti approcci che possono svilupparsi in
terapie singole o terapia di gruppo.

La verità sull’ansia da esame

L’ansia è un sentimento che deve assolutamente trovare posto nella sfera emotiva perché svolge
una fondamentale funzione di adattamento psicofisico ad una situazione impegnativa. In pratica
mette l’organismo in uno stato di maggiore allerta, prontezza e combattività, permettendo di
utilizzare le risorse necessarie a svolgere un compito e migliorare la propria performance. In una
condizione di rilassamento, quindi con livelli di ansia troppo bassi o addirittura assenti, ci si sente
quasi assopiti e non abbastanza concentrati per garantire una prestazione ottimale. L’ansia sana
o fisiologica (Eustress), è invece quello stato di attivazione che permette di sentirsi vigili, attenti e
presenti a sé stessi, al fine di dare il massimo nel momento in cui è richiesto. Se però questa
condizione è sproporzionata rispetto all’evento o si protrae per troppo tempo, si crea un effetto
contrario (Distress).
La conseguenza è il progressivo declino delle funzioni cognitive fino a compromettere del tutto la
performance (es. blocco ansia esame). Il caso di riferimento è quello in cui al momento di
rispondere ad un quesito si ha il classico vuoto di memoria, ci si paralizza e non si riescono a
richiamare le informazioni che occorrono. Come se non bastasse si intensifica la risposta
fisiologica del corpo, cioè: battito cardiaco accelerato, sudorazione e respiro affannoso. Questa
spirale di sintomi fisici accresce la sensazione di malessere e si trasforma in vero e proprio
disagio. In sintesi l’ansia di per sé non è qualcosa da combattere o eliminare ma piuttosto una
componente insita nell’interiorità che nella giusta misura diviene uno strumento utile per non dire
indispensabile. Il segreto sta nel non farsene travolgere ma usarla a proprio vantaggio nella
maniera in cui è stata realmente concepita dalla natura.

Le cause dell’ansia pre esame

Prima di chiedersi come combattere l’ansia da esame bisognerebbe imparare a conoscere meglio
l’argomento, risalendo alla fonte del problema. L’ansia esame può essere identificata come una
particolare tipologia di ansia da prestazione. Quest’ultima è sostanzialmente uno stato emotivo di
preoccupazione e agitazione che scaturisce nelle situazioni in cui l’individuo si sente esposto al
giudizio esterno. Chi soffre ad esempio di ansia da esame universitario sente che non è solo in
ballo una valutazione della sua preparazione ma anche le sue capacità, la sua intelligenza. La
questione si sposta quindi sul piano dell’autostima, della maggiore o minore consapevolezza del
proprio valore personale. Da un voto, buono o cattivo, dipende infine la migliore o peggiore
considerazione da parte di genitori, familiari, partner, amici e colleghi. Chiarite le cause che
generano o meglio degenerano l’innato meccanismo di attivazione del corpo in qualcosa di nocivo,
ci si può concentrare su quali contromisure adottare, e nello specifico come superare l’ansia da
esame.

Ansia pre esame come gestirla

La ragione per cui i percorsi di assistenza psicologica devono essere definiti su misura, è che ogni
individuo è diverso dagli altri. Ciascuno rappresenta una differente combinazione di elementi, ha
un vissuto e un modo soggettivo in cui si è strutturata la propria personalità. In linea generale però
vi sono degli indirizzi di comportamento che possono rivelarsi universalmente utili.
Accogliere la propria ansia. Come detto si tratta di un’emozione alleata del corpo, di una forma
di energia che va semplicemente canalizzata nella giusta direzione. Non serve a nulla giudicarla
(male) o respingerla, anzi in questo modo ci si sente solo peggio.
Liberarsi dalla paura di fallire. La sproporzione dell’ansia da esame universitario, o qualunque
altra prova che saggia il livello di preparazione, è spesso determinata dal pensare che il non
farcela possa avere conseguenze irreparabili. Convincersi che da un successo o da un insuccesso
derivi il proprio avvenire, carica sulle spalle un peso insostenibile. Da un lato è vero che
raggiungere determinati traguardi nei tempi giusti può essere d’aiuto, ma bisogna ricordarsi che
ognuno ha il proprio percorso e il proprio passo. La storia è fatta di conquiste a cui si è arrivati solo
dopo innumerevoli fallimenti, eventi necessari al perfezionamento, alla scoperta e all’avanzamento.
Non preoccuparsi di deludere gli altri. Un altro timore è quello di tradire le aspettative delle
persone care, pena il perdere stima, consenso e approvazione. Chi prova sincero affetto resterà
accanto comunque vada, sarà felice di condividere una vittoria allo stesso modo in cui si farà
trovare pronto a consolare una sconfitta. Rendere fiere le persone che si ama è stupendo, ma non
bisogna mai dimenticare che la vita è propria, e tutto ciò che si fa lo si compie da soli. Niente colpe
verso sé stessi o ad altri, meglio parlare piuttosto di responsabilità e di consapevolezza di essere
gli unici artefici e destinatari del proprio cammino.

Ansia esame non riesco a studiare

La manifestazione di ansia eccessiva non è solo un problema che può mettere a rischio l’esito
della prestazione, ma si rivela un ostacolo anche durante la fase di preparazione dell’esame.
Ansia pre esame non ricordo nulla!
I pensieri negativi minano la concentrazione impedendo di ottimizzare lo studio e di assimilare
adeguatamente le nozioni. Purtroppo non esiste una formula miracolosa per trasformare le
sgobbate sui libri in produttive sessioni di apprendimento, però esistono tipi di approcci e di
tecniche che aiutano sicuramente a ottimizzare i propri sforzi.

mano di studente che studia sulla scrivania

A questo punto la domanda è:

Come gestire l’ansia da esame?

Ecco di seguito alcuni punti su cui focalizzare l’attenzione per ridurre lo
stress e implementare il risultato:

  • Curare la qualità dello studio. Non basta studiare tanto, bisogna anche studiare bene, con
    metodo e organizzazione. Migliore è la qualità di ciò che si apprende, maggiore sarà la fiducia in
    sé stessi e nell’esito della prova. Stabilire un piano in base al tempo che si ha a disposizione,
    senza maratone dell’ultimo giorno.
  • Prendersi cura di sé. Il benessere del corpo è essenziale per avere una mente funzionale e
    attiva. Per questo motivo sono inutili e controproducenti le full immersion nello studio, trascurando
    movimento, alimentazione e riposo. Occorre trovare sempre il tempo per lo svago, per dormire,
    muoversi, magari all’aria aperta, e mangiare sano, quindi niente cibo spazzatura, saltare pasti o
    all’opposto abbuffarsi.
  • Evitare le classiche sostanze stimolanti come caffè, sigarette, ecc, perché contribuiscono solo ad incrementare l’indolenza e l’ansia negativa. Se proprio si desidera ricorrere ad un aiuto alimentare meglio puntare su integratori vitaminici e minerali, farmacologici o naturali.

Ansia esame non riesco a dormire

Avere difficoltà ad addormentarsi in prossimità di un esame o la notte prima è normale, perché
entra in gioco non solo l’ansia, ma anche l’emozione e l’eccitazione per qualcosa di nuovo. Negli
studenti che affrontano la maturità o in quelli che stanno per laurearsi, vi è la percezione di un
imminente cambiamento, del passaggio ad un altro capitolo della vita. Si tratta di sentimenti che
rendono irrequieti ma tutto sommato positivi e che scandiscono una particolare fase di transizione.
Diverso è il caso in cui la scarsa qualità del riposo compromette la produttività dello studio o
l’efficienza al momento in cui bisogna fornire una prestazione.
Oggi molto più che in passato, specialmente i soggetti più giovani, hanno la tendenza ad abusare
dei dispositivi elettronici, che alterano i naturali bioritmi e disturbano il sonno. Dormire bene è
essenziale per recuperare le energie e consentire al cervello di memorizzare e organizzare le
informazioni, consentendo di richiamarle poi al momento giusto. L’alimentazione anche in questo
frangente ha un ruolo tutt’altro che secondario, in quanto una buona digestione favorisce il relax e
l’addormentamento. Se proprio si ha difficoltà a prendere sonno si suggerisce di non rimettersi sui
libri, perché la stanchezza non permetterà di assimilare bene le informazioni e creerà soltanto
ulteriore confusione e stress.
Molto meglio distrarsi, ascoltare musica, ripensare alla giornata, o praticare tecniche di
respirazione e rilassamento. Il sonno della notte è quello più funzionale ai fini del ristoro
psicofisico, quindi evitare lunghe dormite pomeridiane, basta anche solo stendersi per una
mezz’ora. Andare a letto non troppo tardi e cercare di farlo sempre alla stessa ora. L’organismo
beneficia della routine attivando un equilibrio chimico ed ormonale tra ora di sonno e di veglia.

Ansia risultati esame

Dopo aver vagliato la questione dell’ansia esame universitario e quindi arrivati al punto in cui la
prova si è già svolta, bisogna attendere l’esito. Come già accennato la curva di attivazione positiva
dello stress deve culminare nel momento in cui si dà la prestazione, calando progressivamente e
fisiologicamente fino a ripristinare la condizione di partenza. Nei soggetti più sensibili o nei casi di
ansia patologica, questa curva non diminuisce, mantenendo l’individuo in uno stato psicofisico di
allarme.
Per affrontare ansia esami nella fase successiva alla performance bisogna evitare di rimuginare,
ritornando mentalmente a tutti i passaggi del test per cercare di scoprire se e dove è stato
commesso uno sbaglio. Ciò crea solo ulteriore caos e agitazione. In secondo luogo può essere
utile avere già un piano B, C e all’occorrenza D, così qualunque sia il responso si sarà già pronti
ad agire per portare comunque avanti il proprio progetto. Infine bisogna sempre ricordarsi che è
assolutamente inutile preoccuparsi per qualcosa che non può essere modificato. Ciò che è stato è
stato, si è dato il massimo e non si deve avere nessun rimpianto.

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