depressione post partum

La Depressione Post - Partum: come affrontarla

Da quando sono diventata mamma, non faccio altro che piangere ed essere triste….. E mi sento profondamente in colpa!

Non sempre la nascita del bambino viene vissuta con gioia e serenità. Così come la gestazione, che può portare alla depressione in gravidanza. Ci sono casi in cui il lieto evento sconvolge radicalmente la madre che si trova – con senso di colpa e vergogna – ad affrontare emozioni e sentimenti diversi da quelli che avrebbe fantasticato e immaginato di provare.

In particolare, nei giorni successivi al parto, potrebbe verificarsi una certa instabilità emotiva come ad esempio irritabilità, nervosismo, stanchezza, tristezza, tendenza al pianto, ansia e/o attacchi di panico, difficoltà a dormire e disordini alimentari. Questi sintomi – maternity blues – dovrebbero attenuarsi e sparire spontaneamente entro 15 giorni.

In altri casi, entro la terza/quarta settimana dal parto, possono insorgere sintomi simili ma più strutturati, configurando così un quadro clinico preciso: la depressione post – partum. L’instabilità emotiva è più intensa tanto da ridurre la concentrazione e la capacità decisionale; la confusione mentale e il tono basso dell’umore comportano nella donna il ritiro dal mondo, dalla socialità, preferendo sempre di più l’isolamento.
La mamma in questione giudica pesantemente se stessa, reputandosi una madre pessima o cattiva, inadeguata e ingrata. Il senso di disperazione è accompagnato da pensieri pessimisti, da eccessive preoccupazioni, da ossessioni e da comportamenti difensivi come la negazione dei sintomi depressivi. I disturbi del sonno e l’angoscia sono fortemente presenti e, inevitabilmente, lo sono anche le idee suicidarie e di morte.

depressione post partum
La salute della donna è compromessa e di conseguenza la sua funzione materna. La relazione madre – bambino, danneggiata dalla depressione, influirà sullo sviluppo del piccolo rappresentando così un importante fattore di rischio che avrà effetti a lungo termine. Il bambino ha un’alta probabilità di presentare disturbi dell’attaccamento, della cognizione e della sfera sociale.
La relazione con il partner diviene sempre più difficile e complessa. La sensazione totalizzante di non essere adeguata e degna, difficilmente porterà la donna a cercare nel proprio compagno la comprensione per il suo stato emotivo disastrato e, nel proprio bambino, la motivazione per richiedere immediatamente aiuto.
La vicinanza della famiglia e degli amici può aiutare la donna a non sentirsi sola attraverso l’ascolto e la compagnia, ad agevolarla nella gestione organizzativa della casa e del bambino, per permetterle di rilassarsi e di trascorrere un po’ di tempo con il partner.
L’intervento di figure professionali è fondamentale. È necessario prendersi cura della donna sia a livello farmacologico – per alleviare il forte vissuto depressivo – che psicoterapico, creando un clima di ascolto non giudicante e una relazione di fiducia, nella quale la donna possa sentirsi compresa.
Progressivamente, recuperare la funzione materna per concedere alla relazione madre – bambino di evolvere positivamente. Un ruolo importante sarà svolto anche dal partner che parteciperà attivamente ad alcune sedute dedicate alla coppia e al sostegno della genitorialità.

Viviamo quotidianamente in una società che sponsorizza prodotti per neonati e per bambini, con immagini armoniose di mamme serene e riposate che allattano il proprio cucciolo tranquillo che si nutre e dorme seraficamente. La realtà è ben diversa: la donna diventata madre, in breve tempo, deve accettare notevoli cambiamenti fisici, psichici, sperimentando su di se emozioni e sentimenti altamente contrastanti.
La prevenzione, attraverso l’informazione sulle difficoltà emotive e pratiche riscontrate nella gravidanza e nel post-partum, può preparare le neo – mamme ad affrontare meglio gli stati d’animo contrastanti nei confronti del bambino, senza vergogna e colpa.

Se vuoi porre una domanda in merito alla depressione post-partum, lascia un commento sotto questo articolo.
I nostri psicoterapeuti ti risponderanno al più presto!

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