mamma che gioca con il proprio bambino

Riflessioni e libri interessanti su come educare i propri figli

Affinché il rapporto tra genitori e figli si possa dire efficace, ai fini dell’armonia familiare e dello sviluppo sereno dei bambini, bisogna mettere da parte trucchi manipolatori, minacce, bugie, e scorciatoie. Occorre quindi puntare sul dialogo costruttivo, sull’ascolto e sul rispetto reciproco. La consapevolezza della responsabilità nel ruolo di padre o madre deve essere vissuta sotto forma di guida, descrivendo e motivando i limiti entro cui le nuove generazioni possono e devono esprimere la loro autonomia. Figli liberi da ansie ereditate, dal timore indotto dell’insuccesso e con la certezza di avere sempre dietro le spalle qualcuno che li protegge, che crede in loro e che li ama incondizionatamente.

Vediamo alcuni suggerimenti su come educare i figli oggi:

Come educare al meglio i propri figli, cinque regole che funzionano

Da genitori sereni vengono figli sereni. La mamma e il papà sono costanti punti di riferimenti per i bambini, quindi per garantirgli una crescita senza problemi non bisogna mai trascurare il proprio equilibrio personale. Sentimenti di rabbia e di insoddisfazione vengono inevitabilmente trasmessi alla prole, negli atteggiamenti, in ciò che si fa o si omette di fare. La pace interiore va coltivata, guai a mettere sé stessi in secondo piano per troppo spesso e per troppo tempo, il risultato sarà solo una condizione di inquietudine cronica che si rifletterà sui più piccoli. Uscire con degli amici, fare sport, sfogarsi con un altro genitore, sono tutte attività utili, anzi necessarie a ritrovare l’armonia e mantenere la tranquillità.

L’autorità non va mai sprecata ma sempre motivata. Inutile cercare di farsi obbedire su cose di poca importanza, meglio riservare maggiore fermezza e rigidità ai giusti contesti, ad esempio la sicurezza o il vivere sociale. Per un bambino troppi ordini finiscono per acquisire lo stesso valore e a lungo andare rischiano di essere ignorati. Ci sono meccanismi e comportamenti che non meritano troppa attenzione perché si tratta di normali fasi della crescita, destinate a risolversi da sole. Tutto ciò che viene chiesto necessita una ragione, anche se occorre spiegarla ripetutamente. I più piccoli hanno bisogno di comprendere il perché delle cose, ma una volta che l’hanno capito e accettato diventa parte di loro. Quindi è molto importante capire come educare i bambini all’ascolto.

Giudizi e rimproveri non servono a nulla. Alzare la voce o dire al proprio bambino che è stato cattivo sono consuetudini diffuse in ogni generazione, ma ciascuna di esse, senza volerlo ha sbagliato e continua a sbagliare nel farlo. I più piccoli non vanno additati o peggio ancora paragonati a fratelli, sorelle o ad altri amichetti o compagni di scuola. La tentazione è forte, del resto è la via più facile e conosciuta, ma non è quella più efficace, quindi come educare i figli senza urlare? Bisogna parlarci, a prescindere di quanti anni abbiano, perché a modo loro tutti i bambini hanno la capacità di comprendere le cose, se gli vengono esposte nel modo giusto. Il problema nasce quasi sempre perché i piccoli o gli adolescenti si sentono incompresi mentre gli adulti non si spiegano certi comportamenti, dimenticando di esserci già passati. Prendere fiato, cercare di comunicare in maniera calma e rilassata può fare davvero la differenza.

murales con scritta Non paragonare i bambini tra loro. Non puoi paragonare il sole e la luna. Brillano quando è il momento giusto.

Conoscere le paure dei bambini. I figli a volte si mostrano ostili, arrabbiati, violenti, tristi o anti sociali, e dietro ad ognuno di questi comportamenti di solito si nasconde sempre il timore di qualcosa. A volta si tratta di ansie acquisite proprio dai genitori, da brutte esperienze, o da false convinzioni maturate autonomamente. Sapere cosa spaventa il bambino è il modo per aiutarlo ad affrontare e superare il problema, facendolo tornare ad essere tranquillo e padrone di quella sicurezza innata con cui ogni individuo viene spontaneamente al mondo.

Il metodo Montessori. Il sistema illustra come educare i figli oggi dando uno sguardo a tecniche pedagogiche di ieri. Si può ottenere in pratica che il bambino segua delle regole rispettando allo stesso tempo i suoi bisogni e desideri. L’obiettivo non è la cieca obbedienza ma una consapevole collaborazione, molto più efficace e salutare. Ciò non vuol dire che sia tutto concesso, anzi serve chiarezza e qualche proibizione, liberandosi dai sensi di colpa generati dal non assecondare qualunque richiesta. Tra i meccanismi impiegati vi è ad esempio il fare una richiesta includendo sempre un margine di scelta, anche se virtualmente limitato (es. chiedere se il piccolo preferisce mettere in ordine i suoi giochi prima o dopo aver guardato i cartoni animati). Lo scopo è che il piccolo accetti una disposizione genitoriale percependo al suo interno anche una porzione di libertà.

Come educare i figli libri consigliati

Urlare non serve a nulla. Daniele Novara. Uno dei più quotati e apprezzati pedagogisti italiani, in questo manuale propone una lucida riflessione sul rapporto tra genitori e figli, evidenziando la tendenza dei primi a perdere spesso il controllo della situazione. Stanchezza e stress possono tentare a ricorrere alla scorciatoia dell’aggressività, con risultati controproducenti. La migliore soluzione è una comunicazione efficace, fonte di educazione virtuosa e di vita familiare serena.

Il linguaggio segreto dei neonati. Tracy Hogg. Anche prima di acquisire gli strumenti della comunicazione verbale i bambini hanno dei loro codici, dai movimenti del corpo al pianto. L’autrice insegna a comprendere il significato di questi segnali, aiutando i genitori a instaurare una profonda connessione con i piccoli fino dai primi giorni insieme.

I “no” che aiutano a crescere. Asha Phillips. Il volume prende in esame casi reali suddivisi per diverse fasce di età, mettendo il luce le ragioni e le conseguenze del negare qualcosa ai figli per il loro bene. Il rifiuto è parte integrante nel loro sviluppo, serve a delimitare i confini tra giusto e sbagliato e a far comprendere che nella vita non sempre si può soddisfare qualsiasi capriccio.

Il bambino è competente. Jesper Juul. Rompe i classici schemi pedagogici affermando che i bambini nascono già con naturali capacità di capire e orientarsi nel modo di fare e di essere. L’imposizione di regole quindi crea confusione e indebolisce queste innate risorse emotive. I genitori dovrebbero quindi assecondare le inclinazioni spontanee, intervenendo solo in caso di necessità. La teoria si propone come valido metodo su come educare i figli piccoli, incoraggiando le loro predisposizioni comportamentali.

Il metodo danese per crescere bimbi felici. Frutto della collaborazione tra la
psicologa Iben Sandahl e la gioranlista Jessica Joelle Alexander. Tra i più popolari libri su come educare i figli, il testo analizza e svela il perché da quasi mezzo secolo la Danimarca è in cima alla classifica dei paesi più felici secondo l’annuale World Happiness Report delle Nazioni Unite. La chiave sarebbe nel modo in cui i genitori riescono a relazionarsi con i figli, crescendo individui sani, sereni, che a loro volta saranno genitori capaci ed equilibrati.

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